303 piccole cose a scuola

Quaderni scuola

I quaderni sono da sempre immancabili ausili degli scolari: indispensabili per annotare nozioni apprese oralmente o per svolgere compiti ed esercizi. Per avere una grande diffusione dei quaderni, in particolare modo quelli come li intendiamo noi oggi, dobbiamo attendere la metà del 1800: risale ad allora l’emanazione delle leggi che disciplinavano l’Istruzione scolastica del futuro Regno d’Italia. Per diversi anni i quaderni sono stati tutti uguali con una copertina nera, che ne tempo è diventata di carta spessa e colorata.


Quaderni scuola dei nonni

Racconto n.1 - (Nonna Maria - a scuola nel 1942)

“Si andava a scuola fino alla quinta elementare, poi non era obbligatorio. Si andava a scuola a piedi e spesso era lontano, due o tre chilometri…

Non c'era il riscaldamento e le aule venivano riscaldate con la stufa. Ogni allievo doveva portare da casa un po' di legna. Indossavamo tutti grembiuli neri. In classe eravamo 30 bambini con una maestra sola. Se uno si comportava male o se non sapeva la lezione veniva messo dietro alla lavagna in castigo. La maestra controllava le unghie e, se non erano pulite, dava delle bacchette sulle dita. Era importante essere puliti e i genitori erano severi, guai se tornavi a casa a lamentarti. Si studiava dalla prima alla quinta: italiano e aritmetica. Per scrivere usavamo il cannello con il pennino che intingevo nell’inchiostro che tenevo nel calamaio, infilato nell’apposito buco nel banco. Dovevo stare molto attenta a non far cadere le gocce d’inchiostro sul quaderno.” 

Racconto n.5 – (Nonna Marina - a scuola nel 1948)

Andavo a scuola piedi. La mia scuola aveva solo due aule che erano arredate con banchi color verde, di ferro. La prima attività eseguita ogni giorno era il controllo igienico, ovvero l’insegnante verificava la pulizia del viso, delle mani, delle unghie. Avevamo calamaio con inchiostro. Nell’aula c’era una stufa di mattoni rossi e ogni bambino, a turno, portava le legna. Le pulizie le facevamo noi bambini, a turno. Alle pareti erano appese due carte geografiche. Scrivevamo con pennino che veniva intinto nell’inchiostro e avevamo un astuccio di legno. I quaderni erano piccoli e dovevamo stare attenti a non strappare le pagine perché costava comperarli! Le bambine indossavano un grembiule nero, i maschi non lo indossavano. La cartella era di tela o di cartone. In classe eravamo in 25 e non tutti della stessa età, c’era chi faceva la prima, chi la seconda, chi la terza, insomma una pluriclasse. La classe era mista: maschi e femmine. Facevamo e come merenda avevamo panino con formaggio o marmellata. Il bagno della scuola si trovava fuori, nel prato. Avevamo un’unica maestra, non facevamo inglese e nemmeno ginnastica. Si studiavano alcune materie scolastiche simili ad oggi come: religione, lingua italiana, storia, geografia, aritmetica, geometria, scienze, disegno, canto, ginnastica; altre invece erano diverse, ad esempio: bella scrittura, educazione morale e civile, lavori manuali (per i maschi), lavori donneschi per le femmine.

La maestra ci insegnava anche a far da mangiare e a ricamare, era tanto severa, ogni tanto dava qualche schiaffo o ci metteva in castigo dietro alla lavagna o in ginocchio…Avevamo la pagella con i voti e l’anno scolastico era diviso in trimestri. Avevamo i compiti per casa, ma prima di farli, dovevamo aiutare i nostri genitori nei campi e nella stalla.  

304 Materiali a scuola

Pagella scolastica 

Oggi arriva direttamente a casa in formato digitale, ma in passato le famiglie erano costrette a pagare 5 lire per averla. Nel corso degli anni le pagelle sono cambiate, così com’è cambiato il sistema di valutazione. Quello che, probabilmente non cambierà mai, è lo stato d’animo degli studenti (e dei genitori) di fronte alla “piccola pagina”.

La Pagella .... 

Storie, aneddoti, curiosità degli anni della scuola dei nonni e dei genitori: racconta la tua la pubblicheremo nel Blog e la più curiosa in questa pagina.

308 PICCOLE COSE A SCUOLA

Carta carbone

La carta carbone, chiamata più propriamente carta copiativa, venne inventata nel 1806. Si tratta di un foglio di carta rivestita su un lato con uno strato di inchiostro asciutto, di solito unito a della cera, che veniva utilizzato per creare una o più copie di un documento durante la scrittura dello stesso. Oggi, la carta carbone è caduta quasi in totale disuso. È stata largamente soppiantata da dispositivi elettronici come le fotocopiatrici, che permettono la copia di documenti in maniera più veloce e agevole. 

Inoltre, l’utilizzo di personal computer e delle stampanti negli uffici ha fatto decadere ulteriormente l’utilizzo della carta carbone.

Curiosità di carta

Nell’uso corrente però la carta copiativa veniva usata moltissime volte di seguito, praticamente fino a consumare tutto l’inchiostro disponibile. È stato calcolato che fogli delle migliori marche possono venir usati anche più di cento volte, a seconda della quantità del testo, dalla grandezza delle lettere e dalla pesantezza del tratto. Nei testi scritti a macchina la carta carbone poteva sopportare dai 30 ai 50 utilizzi