113 piccole cose in cucina

Frigorifero anni '70

La conservazione del cibo è un problema che l’uomo ha dovuto affrontare fin dalla preistoria.

I metodi inventati per mantenere il cibo commestibile furono tanti (essiccazione, conservazione sotto sale, affumicatura, etc.), questo perché il freddo non era di così facile utilizzo. Il primo frigorifero casalingo fu inventato nel 1913 e, in realtà, si trattava di una speciale dispensa rinfrescata dal ghiaccio che, prodotto altrove, era poi inserito nell’armadio assieme al cibo. Negli anni ’70 fu inventato il primo congelatore che permette tutt’oggi di congelare in autonomia i prodotti alimentari (il freezer può arrivare a -32°C).


In frigorifero del nonno

Storie, aneddoti, curiosità degli anni della scuola dei nonni e dei genitori: racconta la tua la pubblicheremo nel Blog e la più curiosa in questa pagina.

112 PICCOLE COSE IN CUCINA 

Cucina anni '70

Quando si pensa alla cucina si pensa ad un “combinato” che unisce un forno con un piano cottura. Si tratta di una diretta evoluzione della stufa, la quale, nel corso degli anni, ha visto cambiare il combustibile con cui veniva alimentata. All’inizio veniva alimentata a legna, poi a cherosene, a gas e nelle più moderne elettricità. La stessa stufa in passato veniva utilizzata sia per scaldare gli ambienti sia per cucinare, col tempo però ha perso la seconda funzione divenendo anche più accessoriata.

Racconta una storia .... 

Storie, aneddoti, curiosità degli anni della scuola dei nonni e dei genitori: racconta la tua la pubblicheremo nel Blog e la più curiosa in questa pagina.

114 piccole cose in cucina

Affettatrice

Inventata nel 1873 da un giovane meccanico bolognese elimina nei salumifici l’operazione manuale a coltello e permette di tagliare velocemente fette sottili di salumi. Il primato della produzione industriale delle affettatrici spetta alla ditta Berkel che iniziò la fabbricazione in serie a partire dal 1898 a Rotterdam. Negli anni ’60 le affettatrici divengono elettriche

Origini e storia del prosciutto cotto

Il prosciutto cotto è uno dei salumi italiani più amati ad ogni età. Ma quali sono le sue origini e chi l’ha inventato? Scopriamolo insieme!

Le prime attestazioni storiche del prosciutto risalgono ad alcuni secoli prima di Cristo: abbiamo testimonianze scritte che descrivono l’essiccazione della carne di maiale, sicuramente l’antichissima pratica di cibarsi di carne suina era degli Etruschi, che già nel V secolo a.C. praticavano l’arte della salumeria trasformando le cosce di maiale in quelli che possiamo definire antenati dei prosciutti.

Fondamentale per la realizzazione del prosciutto e per la conservazione delle carni era la disponibilità di grandi quantità di sale marino, che il clima e la presenza del mare garantivano lungo le coste dell’Impero Romano e che il commercio alimentava.

Da quel momento in avanti il prosciutto cotto divenne un alimento comune in tutto il mondo romano e la sua tradizione si è progressivamente diffusa e affinata, grazie al miglioramento delle tecniche di conservazione della carne mediante affumicatura, salatura e essiccatura, fino all’introduzione del prosciutto crudo in epoca longobarda e, in età rinascimentale, alla nascita della vera e propria arte salumiera italiana.


127 PICCOLE COSE ELETTRODOMESTICI

Ferro da stiro

Il primo attrezzo assimilabile ad un ferro da stiro consisteva in un recipiente di bronzo destinato a contenere braci incandescenti e provvisto di un manico di legno. Nel XIX secolo si hanno alcune innovazioni nella forma e nei materiali ma i ferri venivano ancora scaldati in forno e poi usati rapidamente spesso sporcando il tessuto di cenere. Il primo ferro da stiro con piastra scaldata elettricamente viene brevettato nel 1891, mentre risale al 1926 la nascita del ferro a vapore.

Come si stirava senza la corrente elettrica

Ovviamente serve per stirare indumenti. Ma come si usava? Si metteva il ferro a scaldare sulla piana della stufa e, quando ha raggiunto la temperatura voluta, si passava sull'indumento da stirare